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Miti da sfatare sullo svapo che ancora circolano

Negli ultimi anni lo svapo è entrato nella quotidianità di milioni di persone, ma attorno a questo mondo ruotano ancora miti e leggende che continuano a circolare, spesso alimentati da disinformazione.
Qui facciamo chiarezza in modo semplice e basato sui fatti.

Mito n°1: “Svapare fa male quanto fumare”

Falso. Le sigarette elettroniche non prevedono combustione e quindi non generano catrame o monossido di carbonio, due dei principali responsabili dei danni del fumo tradizionale.
Secondo analisi istituzionali (es. Public Health England) lo svapo è significativamente meno dannoso rispetto al fumo convenzionale.
Non significa che sia innocuo, ma che riduce drasticamente l’esposizione a sostanze tossiche.

In sintesi: svapare ≠ fumare. Per i fumatori adulti, rappresenta una alternativa a rischio ridotto.

Mito n°2: “I liquidi contengono sostanze misteriose e pericolose”

Falso. In Europa i liquidi devono rispettare la direttiva TPD (Tobacco Products Directive):
test di sicurezza, ingredienti tracciabili e limiti alla nicotina (max 20 mg/ml).
La base è composta da glicerina vegetale (VG), glicole propilenico (PG), aromi alimentari e, se presente, nicotina purificata.

  • Etichette chiare e notifiche alle autorità sanitarie.
  • Divieto di additivi vietati e controlli di conformità.

In sintesi: acquista solo prodotti conformi e da rivenditori affidabili.

Mito n°3: “Lo svapo non aiuta a smettere di fumare”

Falso. La letteratura indica che per molti fumatori adulti la e-cig può essere uno strumento di riduzione del danno e un aiuto nella cessazione, anche modulando la nicotina fino a scalarla.

Consiglio pratico: scegli un kit affidabile, un liquido “giusto” e imposta una strategia di riduzione graduale.

Mito n°4: “Le batterie esplodono facilmente”

Parzialmente falso. Gli incidenti sono rari e di solito legati a uso scorretto, celle scadenti o manomissioni.
I dispositivi moderni includono protezioni elettroniche (sovraccarico, corto, surriscaldamento).

  • Usa batterie originali e caricatori certificati.
  • Trasporta le celle in custodie protettive, mai sfuse in tasca.
  • Non superare i limiti di sicurezza del dispositivo.

In sintesi: la sicurezza è una buona pratica d’uso.

Mito n°5: “Il vapore passivo è pericoloso come il fumo passivo”

Falso. Il vapore emesso si disperde rapidamente e non contiene i sottoprodotti della combustione del tabacco.
Le evidenze disponibili indicano un’esposizione passiva molto inferiore rispetto al fumo.
Resta comunque buona norma evitare di svapare in spazi chiusi e affollati per rispetto degli altri.

Mito n°6: “Lo svapo è solo una moda passeggera”

Falso. Lo svapo è un settore consolidato, in costante innovazione (dispositivi più efficienti, liquidi più puliti, standard più rigorosi).
La diffusione tra fumatori adulti e la crescita della filiera mostrano che non è un trend effimero, ma una evoluzione di come gestire la dipendenza dal fumo.

Conclusione: informarsi è la chiave

Lo svapo è ancora circondato da pregiudizi, ma la differenza la fanno informazione corretta e uso consapevole.
Scegli prodotti conformi, segui le buone pratiche e affidati a rivenditori seri.

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